venerdì 9 dicembre 2022

IL TEMPO DEL TUONO. L’ultima estate sull’Appennino di Michele Rocchetta

È il quinto inverno da quando la Germania ha invaso la Polonia dando, di fatto, inizio alla Seconda Guerra Mondiale.

L’anno appena trascorso ha portato il conflitto mondiale su un nuovo piano per gli italiani. Se prima era una guerra combattuta fra eserciti al fronte, ora, dopo l’armistizio, è diventata una guerra fatta di città bombardate, di eserciti stranieri sul suolo italiano e di giovani combattenti per la resistenza.

La vita a Bologna si sta facendo complicata perché le bombe, sebbene mirino alle infrastrutture come rotaie, ponti e stazioni, cadono ormai in po’ dappertutto.

Chi ha i mezzi e un posto dove andare, sfolla verso i monti o le campagne.

Così fanno, dietro invito e organizzazione dell’avvocato Barbieri, Matteo ed Anna - a malapena adolescenti - con le rispettive mamme, nella speranza di trascorrere con meno pericoli i mesi che, credono, manchino alla fine del conflitto e al ritorno in patria dei padri già da tempo lontani.

Sin dall’inizio nel podere di montagna dove sono stati accolti non c’è da annoiarsi e i giorni scorrono fra mille cose da fare e da imparare tanto che la guerra sembra riposare tranquilla sullo sfondo, lontana e sfumata. I ragazzi scoprono una nuova dimensione di vita regolata dai mutamenti della natura al ritmo delle stagioni, fra l’accudimento degli animali e la cura dell’orto. Anche il bosco nasconde elementi utili per il sostentamento come la legna per scaldarsi e cucinare, funghi ed erbe, oltre che a un pizzico di magia.

Si succedono, così, inverno, primavera ed estate; la sicurezza, però, è solo un’illusione.

Michele Rocchetta approfitta del punto di vista ammantato di innocenza dei due ragazzi per imbastire una storia che mostra sia un ritorno alla natura con una punta di mistero, sia una parte particolarmente buia dell’ultimo conflitto mondiale e lo fa con una scrittura coinvolgente, dinamica e fortemente evocativa. Un libro che si legge in un sorso.