domenica 3 ottobre 2021

CANDY CANDY – Il romanzo completo, Keiko Nagita, ed. Kappalab

Fine XIX secolo: Candice White è una bambina cresciuta nella Casa di Pony dove è stata abbandonata quando era appena nata.

Come dice il suo nome, ha un animo candido ma non è ingenua: è esuberante e divertente, un vero peperino.

Ha solo sei anni il giorno in cui la sua migliore amica, Annie, la bambina che è stata abbandonata alle cure della Casa di Pony il suo stesso giorno, viene adottata da una famiglia benestante di Chicago e parte per la sua nuova vita.

Candy, travolta dai forti sentimenti che prova, corre a rifugiarsi sulla collina di Pony da cui segue con lo sguardo la macchina che le porta via Annie che si fa sempre più piccola.

Una volta che l’auto è scomparsa dalla vista, non può far altro che lasciare libero
sfogo alle lacrime. Fino a quando un ragazzo sorridente, con gli occhi luminosi e i capelli biondo cenere, non appare sulla collina e le dice che è “più carina quando ride che quando piange”.

Così come è comparso, il ragazzo che Candy battezza il Principe della Collina, sparisce lasciando dietro di sé solamente una spilla a forma di aquila con le ali spiegate da cui pende un piccolo campanellino d’argento.

Quello che Candy ovviamente in quel momento ancora non sa è che quell’incontro è solo il primo di tanti incontri con il clan scozzese degli Ardlay (di cui la spilla riproduce lo stemma), una famiglia molto potente composta da personaggi molto diversi fra loro che incroceranno la vita di Candy nelle circostanze più disparate.

La vita della piccola orfana subirà infatti delle vere e proprie montagne russe che la porteranno avanti e indietro fra l’America e l’Inghilterra, dovendosi confrontare sia con la diffidenza di alcune persone verso chi ha origine umile e incerta co
me lei, sia con la generosità di chi non esiterà a offrirle il proprio aiuto nel momento del bisogno.

Questo romanzo è la riscrittura recente di tutta la storia di Candy a cura della stessa autrice che l’aveva ideata per un manga degli anni ’70 (da cui è stato tratto il cartone animato trasmesso anche in Italia a partire dal 1976) e che ne aveva già curato una trasposizione in romanzo alla fine degli anni ‘70.

Il romanzo attuale alterna narrazioni in prima persona della stessa Candy, ormai adulta, che ripercorre il viale dei ricordi a narrazioni di un narratore esterno. Nella parte conclusiva, invece, l’autrice ricorre all’espediente epistolare lasciando alle lettere scritte da Candy il compito di far trapelare le vicissitudini degli anni prima, durante e dopo la Grande Guerra.

Fermo restando l’evidente “missione nostalgia” per chi oggi è adulto ma è cresciuto aspettando il momento della giornata in cui la tv trasmetteva Candy Candy, le vicende della piccola orfanella dai buoni sentimenti regalano, oggi come negli anni ’80, risate e lacrime, gioie e frustrazioni, senza lasciare al lettore altra scelta se non quella di farsi coinvolgere, anelando di scoprire se ci sarà o meno un lieto fine.